Print

Il protezionismo, gli scenari mondiali e il PD

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Intervento a SkyTG24.

Il protezionismo e gli scenari mondiali - La Comunità Europea, dentro a cui ci troviamo, è il più grande mercato aperto e libero che esiste e che redo che dobbiamo difendere a tutti i costi questa dimensione.
È evidente che negli ultimi anni, anche di fronte ai problemi che la globalizzazione ha creato, c’è stata una risposta in base a cui si preferisce rinchiudersi per difendersi e questo ha portato alla Brexit e alla vittoria di Trump.
Io credo che quella ricetta sia sbagliata e credo che saranno gli inglesi per primi a pagarne le conseguenze. È evidente, infatti, che il Regno Unito non poteva pensare di mantenere i benefici che aveva stando dentro l’Unione Europea senza pagarne i condizionamenti che c’erano.
Così come credo che non convenga agli Stati Uniti aprire una fase di chiusura al mondo, in quanto dovrebbero essere il Paese che in qualche modo riesce a dare risposte ai problemi del mondo in maniera un po’ più aperta e lungimirante.
Le risposte di Trump e della Brexit mi pare che guardino indietro invece che avanti e siano pericolose, quindi, è giusto che ci sia una preoccupazione rispetto a ciò, però, allo stesso tempo penso che già oggi si cominci a vedere che cosa comportano quelle risposte di chiusura di fronte alla globalizzazione.

Il PD - Ci sono diversi sondaggi relativi alle intenzioni di voto che circolano. È evidente che il PD sconta il peso della sconfitta al referendum costituzionale del 4 dicembre e che, in tutto il mondo, in questo periodo di crisi, chi sta al governo viene penalizzato alle urne perché viene individuato come responsabile di qualunque cosa succeda. In questo periodo c’è anche un’ondata contro l’establishment che sicuramente favorisce maggiormente il Movimento 5 Stelle che non il PD.
Il PD, in questi giorni, con il congresso, sta dimostrando di essere ancora un partito forte, con una grande vitalità. La percentuale degli iscritti che stanno partecipando è superiore rispetto a quella della tornata congressuale precedente e il 30 aprile ci saranno le primarie, che sono una straordinaria occasione per rilanciare la democrazia e da lì ripartiremo.
Fatico a comprendere l’operazione degli scissionisti che ha portato a dividere il più grande partito del centrosinistra italiano e d’Europa. Fino ad oggi gli scissionisti hanno parlato soltanto del PD e di Renzi. Mi auguro che da parte loro arrivino anche le risposte per i problemi del Paese e dei cittadini.
Il PD continua come sempre ad occuparsi del Paese: in questi mesi è stata fatta la legge per il contrasto alla povertà; il Governo ha fatto molte riforme che guardano agli interessi dei cittadini che sono maggiormente in difficoltà.
Sul fronte del lavoro si continua a spiegare che il Governo ha favorito la precarietà mentre, invece, in questi anni, i Governi a guida del PD hanno introdotto delle tutele per dei lavoratori delle piccole medie e imprese che prima non ne avevano con la NASpI e, con le nuove misure a cui ha lavorato il Consiglio dei Ministri di ieri, verranno creati anche dei percorsi di reinserimento al lavoro.
Il PD, quindi, fa le cose mentre gli altri parlano e basta.
Il PD lavorerà per una proposta di legge elettorale che abbia il più possibile degli elementi di maggioritario perché chi governa deve essere messo nelle condizioni di poterlo fare, nell’interesse del Paese.
Rimane il fatto che al momento tutta la discussione continua ad essere centrata su quello che potrebbe pensare Renzi e altre proposte da parte di altri soggetti non ne sono arrivate.

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook