Trump, un pericolo per l’Unione Europea

Oggi non è più così, la Russia rappresenta una potenza capace di usare soltanto la forza (soprattutto nel vicino medio oriente). Un rapporto privilegiato USA-Russia si rifletterà militarmente ed economicamente in modo negativo sull’Unione Europea, mettendone a nudo tutte le sue debolezze.
I governi di destra dell’Est europeo (che hanno brindato alla vittoria di Trump) si accorgeranno ben presto di ciò che questa svolta comporterà. Inoltre, Usa e Russia, ancora più di oggi, scaricheranno sull’Europa tutto il peso migratorio determinato dai conflitti che loro scateneranno nel medio oriente per “controllare” il terrorismo islamico.
Nel Sud-Est asiatico, invece, sembra riemergano i fantasmi di una strategia di guerra fredda contro la Cina, come ai tempi del Vietnam (i moniti alla Corea, sembrano più rivolti alla Cina). Inutile ricordare che oggi la Cina è una potenza militare dotata di sofisticatissimi e modernissimi sistemi militari-nucleari. Inoltre la Cina, come è noto, detiene quasi DUE TRILIONI di dollari del debito pubblico USA. Eppure, a conferma della volontà di giocare a braccio di ferro, l’economista anti-Cina Peter Navarro è stato nominato da Trump nuovo capo del Consiglio per il commercio. Neppure va dimenticato che l’Asia (con Cina, India, e tigri varie) non è più quella degli anni ’70 (ad esempio, molte altre nazioni asiatiche posseggono armi nucleari, oltre che a esprimere economie ormai forti e in continua crescita).
Comunque sia, lo scenario potrebbe peggiorare rapidamente e sicuramente i rischi aumenterebbero pericolosamente nel caso di un secondo mandato di Trump.
L’Europa deve, pertanto, decidersi a diventare adulta al fine di fronteggiare unita questa nuova situazione. La Germania deve girare il capo dal proprio ombelico e dall’Est europeo, alla realizzazione di una unità fatta di pari dignità per tutti gli Stati membri: o cresce l’Europa nel suo assieme o le politiche attuali segnate dall’egemonia tedesca faranno flop e si ripercuoteranno negativamente sulla stessa Germania (la quale non deve dimenticarsi che, proprio per le vicende della seconda guerra mondiale, non potrà mai ambire a diventare una potenza militare).