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Legge di Bilancio: manovra espansiva che sembra su misura per Milano

Written by Fabrizio Barini.

Fabrizio BariniCon 173 voti favorevoli è stata approvata definitivamente dal Senato la Legge di Bilancio 2017 da 27 miliardi di euro. Una manovra finanziaria espansiva che delinea, per la prima volta da anni, una politica industriale per l’Italia. Con una scelta di campo nettamente a favore dell'innovazione. Le Legge di Bilancio ha infatti accolto buona parte delle proposte inserite nel Piano Industria 4.0 presentato alla fine di settembre scorso dal Ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda presso il Museo della Scienza di Milano.  Una scelta che andava nella direzione di riconoscere alla città il ruolo di capitale economica del Paese.
Grande novità: le misure sono tutte, o quasi, autoapplicative, ovvero non necessitano di attendere provvedimenti o regolamenti di sorta, che potrebbero rinviare nel tempo gli effetti sulla crescita.
Tra gli interventi previsti ce ne sono di molto importanti per l'ecosistema dell'innovazione ed in particolare:
1) incremento e stabilizzazione delle agevolazioni fiscali per chi investe in startup e PMI innovative che passa dal 19% al 30% (278 milioni di euro di incentivi);
2) il rifinanziamento degli interventi nazionali e regionali per il sostegno all'autoimprenditorialità e la creazione di startup (350 milioni di euro di incentivi);
3) la possibilità, per le società quotate in Borsa, di sponsorizzare una startup (partecipata almeno al 20%) attraverso l'acquisto, defiscalizzato, delle perdite (252 milioni di euro di incentivi);
4) azzeramento (dal 26%) della tassazione sulle plusvalenze a fronte di un investimento di medio termine (5 anni) cd PIR - Piani Individuali di Risparmio (479 milioni di euro di incentivi);
5) la possibilità per tutte le PMI italiane, una platea di oltre 130mila imprese secondo i calcoli di Cerved, di utilizzare portali online per la raccolta di capitali (equity crowdfunding);
6) la partecipazione della CdP, degli enti previdenziali e dell'Inail alla costituzione di fondi di investimento dedicati alle startup in fase di early stage (industrializzazione delle idee ad alto contenuto tecnologico e brevetti).
Incentivi che valgono complessivamente 1,35 miliardi e che, secondo il Ministero dello Sviluppo Economico, dovrebbero attivare investimenti privati per ulteriori 2,5 miliardi portando a uno stimolo complessivo, tra il 2017 e il 2020, di 3,85 miliardi. Ma la cifra potrebbe essere stata calcolata per difetto considerato che alcuni uffici studi, hanno stimato in circa 20 miliardi di euro, la quota di risparmio privato potenzialmente canalizzabile, attraverso i PIR, verso le società del Made in Italy. In questa ipotesi l’impatto sarebbe pari all’1,5% del PIL. Un contesto molto positivo per Milano, nel cui territorio si concentrano il maggior numero di startup e PMI innovative del Paese, ha sede la Borsa di Milano e sono presenti le più importanti società di gestione del risparmio il cui patrimonio complessivo ammonta a oltre 700 miliardi di euro, poco meno del 50% dell’intera ricchezza finanziaria italiana. Sembrano esserci quindi le condizioni per un 2017 all’insegna della crescita per l’economia della città dopo che nel corso del 2016 ha messo a segno performance superiori rispetto alla media nazionale confermandosi il principale centro di attrazione per capitali nazionali e internazionali. Come dimostrato anche dai dati diffusi dal centro studi di Gabetti: la città metropolitana di Milano ha rappresentato il 38% degli investimenti immobiliari effettuati in Italia nel 2016, cresciuti del 5% a oltre 5 miliardi di euro. All’orizzonte la candidatura di Milano tra le città che ospiteranno la sede delle autorità europee in uscita da Londra dopo la Brexit. Ma la crisi di Governo ha privato la città di un interlocutore importante sia sul piano delle politiche che della trattativa con l’Unione Europea. Compito dell’amministrazione guidata da Beppe Sala, e delle forze politiche, lavorare affinché l’argomento, diventi una delle priorità del nuovo Governo.

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