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Comunque vada Renzi resti

Written by Dario Franceschini.

Dario Franceschini"La tendenza" dei sondaggi "si può invertire, facendo capire a tutti che non si vota sul governo, non ci si esprime su Renzi, ma su che cosa potrà essere e sarà l'Italia nei prossimi decenni. La Costituzione dura a lungo. Se il referendum, prescindendo dal merito, viene considerato solo uno strumento per dare una spallata all'esecutivo in carica, si compie un atto contro il proprio Paese". Lo afferma al Messaggero, il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, secondo cui le ipotesi che, nel caso vinca il No, si formi un governo Padoan o un governo Franceschini al posto di quello di Renzi, "sono fantasie da retroscenisti". "In ogni caso - sottolinea - , nella sciagurata ipotesi di risultato per noi negativo, io penso, proprio per il fatto che governo e referendum sono due discorsi diversi, che Renzi dovrebbe proseguire il suo lavoro fino alla fine della legislatura".
"Renzi - spiega anche Franceschini - ha solo detto no a governicchi. E non dimentichiamoci che le elezioni saranno comunque vicine. Si è votato nel febbraio del 2013, e la scadenza naturale sarà il febbraio 2018: poco più di un anno dopo il referendum del prossimo 4 dicembre". "Nessuno ha il dono dell'infallibilità - dice quindi sull'azione di governo -. Ma è difficile trovare, negli ultimi decenni, un esecutivo che in due anni e mezzo ha realizzato la quantità delle cose che abbiamo fatto noi, condivisibili o meno che siano. Ma il momento in cui valutare l'operato del governo sarà quello delle elezioni del 2018. E non questo della consultazione sulla Carta Costituzionale".
Intervista a Dario Franceschini (PDF)»