Print

Un sì per le riforme

Written by Andrea Levico.

Andrea Levico
Invitiamo a leggere il documento "Un sì per le riforme" scritto da Andrea Levico (file PDF)»

Levico è anche autore del libro "Le leggi elettorali da Cavour a Renzi" (Editore: Arabafenicelibri).
Leggi elettorali: un tema su cui molti hanno la convinzione di sapere già tutto e che tutto sia già stato detto; scoprirete invece con sorpresa che l’intero discorso può essere ribaltato e ridefinito su nuove fondamenta, partendo dall’esame delle regole e non da quello dei risultati.
Le argomentazioni che vengono usate contro l’Italicum potrebbero essere usate pari-pari per chiedere l’abrogazione di tutte le altre leggi elettorali vigenti nel mondo.
Questa constatazione fa capire che è necessario un serio esame della questione elettorale, tenendo ben presenti i pro ed i contro di tutte le esperienze sin qui maturate, in Italia ed all’estero.
Proprio questo sforzo di approfondimento, obiettività ed “universalità” delle riflessioni di Andrea Levico costituisce l’aspetto di singolare originalità del suo lavoro, che giustifica la pubblicazione delle sue opere e ne consiglia la lettura a tutti coloro che vogliono farsi una precisa idea su questo tema.
Secondo Levico, sono fondamentali:
1. la distinzione tra l’aspetto “macroelettorale” (riguardante i conteggi attraverso cui, sulla base dei voti, vengono ripartiti i seggi tra le diverse forze politiche) e quello “microelettorale” (riguardante l’individuazione – in concreto – delle persone chiamate a comporre il Parlamento);
2. la chiara individuazione di sette fattori (“elementi latenti”), ciascuno dei quali (da solo o combinato con gli altri) è in grado di alterare sensibilmente il funzionamento di una formula elettorale: la distribuzione degli elettori sul territorio, il numero di seggi assegnati in ogni collegio, il numero dei partiti, la struttura dei partiti (se cioè essi operino isolatamente o diano vita a delle coalizioni), i rapporti con il contesto istituzionale generale, la contemporanea presenza di diverse formule elettorali e la componente “culturale”.
Apparentemente i diversi modelli di formula elettorale esistenti nel mondo offrono una scelta quasi infinita; ma se ci si cala nella realtà concreta di una data realtà economica, geografica, istituzionale e politica, le opzioni si riducono notevolmente e, nell’attuale quadro italiano, dal 1993 ad oggi l’unico modello che ha funzionato è quello della legge elettorale comunale, che – nella sostanza – viene esteso a livello nazionale con la recente riforma che ha introdotto il c.d. Italicum.
Ad esso non sembra contrapporsi un ben individuato modello alternativo; l’unico parrebbe essere il proporzionale “puro” con voto di preferenza, che però è già stato utilizzato per lungo tempo ed ha dato luogo a numerosissimi inconvenienti, soprattutto sul piano della governabilità.