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Sanità: applicazione a rilento di una riforma zoppa

Written by Carlo Borghetti, Sara Valmaggi.

Carlo Borghetti, Sara Valmaggi"Temiamo fortemente che l'evoluzione del sistema sociosanitario voluta da Maroni stia portando ad un indebolimento (anziché ad un potenziamento) dei servizi territoriali e anche ad un indebolimento del servizio pubblico.
E questo è molto grave". Sono le principali preoccupazioni espresse dal consigliere Pd Carlo Borghetti all'assessore al Welfare Giulio Gallera che oggi è intervenuto in Commissione Sanità per fare il punto sulla riorganizzazione del sistema in atto a poco più di un anno dalla riforma.
Non solo.
Borghetti ha puntato il dito anche contro la divisione non funzionale del personale tra ATS (affollate) e ASST (sguarnite); le liste d'attesa ancora troppo lunghe; la necessità di non escludere i territori nella programmazione dei piani aziendali (POAS).
"La riorganizzazione, a oltre un anno di distanza dall'approvazione della legge 23/2015, per un milione e mezzo di cittadini ossia i residenti della città di Milano e dei sei comuni del Nord Milano non è nemmeno ancora cominciata perché l'integrazione sociosanitaria non è ancora una realtà visto che i servizi territoriali fanno ancora capo all'ATS - ha sottolineato inoltre la vicepresidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi - La riforma sta infatti procedendo a pezzettini, con continui ritardi e improvvise frenate e a farne le spese sono come sempre i lombardi. Molti gli elementi non ancora andati a regime e le priorità su cui occorrerebbe investire al più presto, dal piano sociosanitario integrato, all'Osservatorio epidemiologico sino alla definizione del piano delle attività effettiva dell'Agenzia di controllo".