La grande bellezza risvegliata dall’Expo

Una sfida che siamo riusciti a vincere all’insegna dello slogan “Orgoglio Italia” coinvolgendo gli attori pubblici e privati, le regioni, i territori, le camere di commercio, le aziende e le associazioni, il mondo della ricerca e quello della scuola, fino ai migliori creativi e talenti italiani che ho voluto al mio fianco.
La stessa fase di definizione del progetto è stata una grande raccolta d’idee, perché volevamo un’Esposizione Universale in cui i contenuti fossero gli autentici protagonisti.
Contenuti emersi dal basso e in modo partecipato coinvolgendo tutti i territori attraverso un vero “Giro d’Italia” che abbiamo compiuto insieme a Giuseppe De Rita, Aldo Bonomi e Marco Balich. Una mobilitazione che ha coinvolto anche migliaia di imprese, che hanno aderito al Progetto Speciale Expo di Confindustria e ai Tavoli Tematici della Camera di Commercio di Milano. Molte utilissime indicazioni ci ha fornito anche l’importante ricerca che il Censis ha realizzato per Padiglione Italia.
Un'indagine a tutto campo che ci ha illuminato, ad esempio, sul rapporto tra le nuove generazioni e cibo. Proprio i giovani sono stati il target principale di Padiglione Italia, il cui concept non a caso si articolava intorno all’idea di Vivaio, luogo e simbolo dello sviluppo di nuove generazioni. Il Padiglione Italia è riuscito davvero a valorizzare i nostri territori in un mix di tradizione e innovazione, di passato e futuro ed è riuscito a far “assaggiare” le nostre bellezze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche invogliando i visitatori a girare il Belpaese. Il risultato di questo enorme lavoro preparatorio, come testimonia questo volume, è stato eccezionale. Palazzo Italia, con le avveniristiche architetture disegnate da Michele Molè e Susanna Tradati e impreziosito da alcune opere d’arte scelte in funzione del concept; la mostra dell’“Identità Italiana”, con le affascinanti sale degli specchi; l’Albero della Vita, frutto del saper fare dell’industria bresciana, con i suoi spettacoli di suoni e luci e le sue radici nei territori italiani e la metafora del Grand Tour che univa gli spazi del Cardo, hanno raccolto gli elogi di milioni di visitatori e gli entusiastici complimenti di tantissimi capi di Stato e di Governo. Grazie a una serie di splendide immagini e a testi ricchi di contenuti anche sorprendenti, il libro che Skira ha dedicato al nostro Padiglione permette a chi non visitò l’Expo di conoscere la Grande Bellezza italiana, e a chi c’è stato di rivivere quell’esperienza indimenticabile.
Fonte: Il Giorno