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Riforma della legge di Bilancio e Dopo di Noi

Written by Ezio Casati.

Ezio CasatiNovità in materia di legge di Bilancio. Con un provvedimento di riforma, recentemente approvato alla Camera, ora al Senato, diremo probabilmente addio ad una legge di stabilità complicata e spesso resa indecifrabile da troppi tecnicismi. Il Bilancio dello Stato diventerà semplice, trasparente e solo macro-economico. Non sarà più composto da due provvedimenti (legge di Stabilità e Bilancio) bensì da uno solo composto di due sezioni: la prima incentrata sulle misure legislative, che prenderanno il posto della vecchia Stabilità, semplicemente fissando gli obiettivi di finanza pubblica; la seconda parte conterrà, invece, le previsioni di entrata e di spesa.
La struttura del nuovo Bilancio sarà dunque molto più semplice, con notevole vantaggio in termini di trasparenza.
Questa separazione tematica permetterà alle nuove leggi di Bilancio di occuparsi di questioni di impatto solo macro-economico. Al loro interno saranno inserite importanti innovazioni: il superamento delle clausole di salvaguardia (un forte impulso alla spending review), la garanzia del rispetto delle scelte dei contribuenti rispetto all’utilizzo dell’8 e del 5 per mille, l’introduzione del Bes (un indicatore di bilancio equo e sostenibile), l’accesso alle banche dati per il costante monitoraggio delle leggi di spesa, la trasparenza sui derivati inseriti in bilancio e quadri prospettici semplici per la lettura congiunta di missioni programmi e azioni.
Importante anche il passo avanti fatto sul tema sul tema del bilancio di genere. E’ stato infatti approvato l’emendamento che obbliga il Mef alla presentazione di una relazione annuale alle Camere per riferire sulla sperimentazione e sui risultati del bilancio di genere nella pubblica amministrazione e negli enti locali. Questa riforma sulla legge di Bilancio permetterà ai cittadini di seguire con trasparenza il modo in cui le risorse dello Stato vengono utilizzate.

Lo scorso 24 giugno la legge 112-2016 "Dopo di Noi" è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale. Finalmente si attiva per tanti cittadini italiani disabili e per le loro famiglie un “Dopo di noi” diverso. Un futuro migliore che si costruisce, già oggi “durante il noi”, attraverso politiche di aiuto concreto e misure integrate che mettono la persona disabile al centro di un progetto individuale.
Un traguardo importante verso un welfare più moderno, che colma una lacuna e restituisce serenità, autonomia e inclusione sociale. L’obiettivo è quello di una progressiva presa in carico della persona con disabilità già durante l’esistenza in vita dei genitori e con il suo pieno coinvolgimento nelle scelte di vita.
Voglio ricordare, proprio in queste settimane dominate dai dibattiti mediatici sui risultati elettorali ed ora sulle analisi degli scenari post Brexit, le principali novità finanziate con 270 milioni di euro.
L’introduzione dell’istituto giuridico del trust, per salvaguardare il patrimonio da utilizzare per il figlio; la cancellazione dell’imposta di successione e donazione per i genitori, ad esempio per la casa di proprietà; la riduzione di aliquote e franchigie e le esenzioni per l’imposta municipale sugli immobili; l’innalzamento dei parametri sulla deducibilità per le erogazioni liberali e le donazioni; la detraibilità delle spese per le polizze assicurative, con l’incremento da 530 a 750 euro della detraibilità dei premi per le assicurazioni sul rischio morte. L’istituzione presso il ministero del Lavoro del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, con una dotazione di 90 milioni di euro per quest’anno, 38,3 milioni per il 2017 e 56,1 milioni annui dal 2018 in poi.
A discapito dei tanti critici del Governo Renzi, dei tanti detrattori che vedono nella politica di centrosinistra soltanto sfacelo e incapacità di rispondere ai bisogni reali delle persone, il Partito Democratico sta rispondendo con i fatti e le riforme. Orgogliosi di avere dato al Paese una nuova legge e tante riforme come questa!

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