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C’è tanto da fare, ma ce la faremo

Written by Emilia De Biasi.

Emilia De BiasiLa grandezza di Milano sta nella sua capacità di cambiare continuamente, nella volontà collettiva di migliorare e migliorarsi. In questi anni abbiamo fatto grandi passi in avanti in questa direzione e se guardiamo al passato ci rendiamo conto di quanto Milano oggi sia più bella e più vivibile.
Molte cose restano ancora da fare, e in primo luogo per le periferie della città, ma ce la faremo.
Le nostre speranze sono legate al nostro candidato sindaco, a Beppe Sala e alla squadra che metterà in campo per la Milano del domani.
Per questo in queste ultime ore non dobbiamo sprecare neanche un minuto: ogni voto può fare la differenza, e dobbiamo continuare a discutere, a controbattere, a convincere.
Nulla è scontato in politica e i voti, come è noto, si contano, non si pesano!
Ieri, mentre andavo a una conferenza magnifica sulla scienza, ero in tram, e percorrevo un paesaggio urbano straordinario, con i grattacieli che convivono con la tradizione, con il Parco Sempione che introduce al centro della città vivace e multicolore, fra le facce stanche dopo un giorno di lavoro e quelle degli anziani che non rinunciano a vivere la città. E in questo insieme diverso ma armonioso c'era una donna dell'Est Europa, con uno zaino pesante sulle spalle, pesante come i suoi pensieri e la sua vita, che parlava da sola, con voce di sofferenza, come fanno le persone che hanno un disagio mentale.
Mi ha colpito la reazione dei passeggeri quando la signora ha alzato la voce verso una giovane cinese, senza motivo o forse sì, ma non lo sapremo mai per via della lingua dell'una e dell'altra.
Le persone hanno avuto una reazione di paura, si sono spostate di posto e una signora sudamericana mi ha detto allontaniamoci, non si sa mai...
Eppure la donna ucraina non faceva nulla, non era armata, era minuta e pensierosa, ce l'aveva col mondo, o forse con se stessa, chissà.
Mi sono chiesta dove quella donna avrebbe potuto chiedere aiuto, e chi avrebbe potuto intercettare il suo dolore, perché di dolore si trattava.
E mi sono detta che domenica dobbiamo votare anche per lei, perché non abbiamo bisogno di chi vuole governare con la clava, ma di chi sceglie la strada impervia ma indispensabile dell'umanità, dell'inclusione, della vicinanza agli ultimi.
Non si è poveri solo di denaro. Anche a Milano, città moderna perché sceglie di dare sempre un'opportunità a tutti.
Anche per questo domenica voterò e farò votare per Beppe Sala sindaco.
Diamoci da fare insieme. C'è ancora tanto da fare. Avanti Milano!

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