Attenzione a tempi d'attesa e efficacia di screening

Infatti fra gli indicatori di qualità che dovranno essere utilizzati per l’individuazione dei centri di senologia vi è il numero delle prestazioni erogate (150 almeno) ma anche la tempestività dell’intervento chirurgico.
Il rischio infatti è che le donne in questo particolare stato di fragilità ricorrano più frequentemente al pagamento delle prestazioni in regime di solvenza. Gli unici dati forniti rilevano che nella più importante delle strutture pubbliche milanesi il livello di ricorso al regime di solvenza causato dai tempi di attesa troppo lunghi è alto.
Nella risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale era sottolineato anche un impegno specifico sul tema della prevenzione secondaria.I dati di Regione Lombardia sui livelli di adesione agli screening sono ancora disomogenei sui diversi territori. Per questo è necessario tutelare le attività e prendere in considerazione la possibilità di abbassare l’età di accesso, come fatto da altre Regioni, perché in linea con l’incidenza della malattia che purtroppo riguarda sempre più spesso donne con meno di 50 anni. Ricordiamo che in Emilia Romagna l’accesso agli screening è proposto a partire dai 45 anni.
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