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Sclerosi Sistemica, Genitori separati, invalidi, Strada Rho-Monza

Written by Carlo Borghetti.

Carlo BorghettiCarlo Borghetti, in occasione della Tavola Rotonda, organizzata in occasione della 3° Giornata Mondiale della Sclerosi Sistemica per la presentazione del Quaderno ROSA della Sclerosi Sistemica, ha invitato la Giunta lombarda ad inserire la patologia in un elenco regionale delle malattie rare. Borghetti ha sottolineato che il riconoscimento della sclerosi sistemica come malattia rara
da parte di Regione Lombardia permette ai lombardi colpiti dalla patologia di godere degli stessi diritti sociali e lavorativi che oggi sono riconosciuti ai cittadini affetti da altre malattie rare. Borghetti ha anche proposto l’istituzione di un codice di esenzione regionale per garantire l’attivazione dei servizi di assistenza domiciliare ed infermieristica per chi soffre di sclerosi sistemica, come già fatto da Piemonte e Toscana. Anche l’elenco nazionale delle malattie rare deve essere aggiornato, e Regione Lombardia deve fare la sua parte per affrontare un tema che non può essere trascurato continuerò ad impegnarmi in Consiglio Regionale affinché i diritti delle persone colpite da sclerosi sistemica siano tutelati e garantiti.

Servizi di mediazione familiare nelle Asl e presso gli enti locali tramite la formazione e l’aggiornamento di operatori specializzati; sostegno economico concreto; soluzioni abitative temporanee per soggetti che abbandonano il tetto familiare a seguito di separazioni. Questo propone il progetto di legge del Pd sui genitori separati, depositato nella scorsa legislatura (anno 2011) e appena ripresentato, per intervenire su un fenomeno sociale in crescita che genera nuove forme di povertà relativa e dà adito a nuove fragilità sociali. Il fenomeno della rottura dei legami familiari è in crescita nella nostra regione, per questo vogliamo intervenire al più presto per promuovere azioni proattive e collaborare, insieme alla maggioranza, alla formazione di un progetto di legge finalizzato alla salvaguardia dell’autonomia personale e di un’esistenza dignitosa di entrambi i coniugi e degli eventuali figli. Il provvedimento dovrà essere ovviamente corredato, per avere efficacia, da una dotazione economica sufficiente al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo proposti.

Cittadinanzattiva, che a maggio del 2011 aveva lanciato la campagna “Sono un VIP – Very Invalid People”, ha presentato il primo rapporto nazionale sull’invalidità civile. Quello che emerge è che, mentre emergono sempre più di frequente casi di falsi invalidi, da combattere con tutti i mezzi e in fretta, il cittadino che si trova a dover far domanda per l’invalidità si scontra con una burocrazia pesante e tempi lunghissimi. Per quanto riguarda i tempi, infatti, non solo le risposte arrivano dopo i 120 giorni stabiliti dalla legge, ma non tengono minimamente conto delle reali esigenze dei cittadini, causando ritardo per la concessione dei benefici economici che mettono in difficoltà persone che già si trovano a vivere condizioni di fragilità. La lentezza caratterizza tutto il percorso per l’ottenimento dell’invalidità civile e la situazione nel 2012 è peggiorata rispetto al 2011: per essere convocati alla prima visita passano in media 8 mesi rispetto ai 6 del 2011, 11 mesi per ricevere il verbale rispetto ai 9 dell’anno precedente. Secondo la relazione del 2012 della Corte dei Conti, in media il tempo di attesa dalla presentazione della domanda alla chiusura dell’iter è di 278 giorni per accertare l’invalidità, 325 per la cecità civile, 344 per la sordità. I costi di tali ritardi ammontavano, nel 2011, a 24 milioni di euro. Cittadinanzattiva avanza anche alcune proposte: innanzitutto la semplificazione dell’iter burocratico, la revisione delle linee guida operative del 2010 con cui l’INPS rivedeva al ribasso i criteri di riconoscimento dell’accompagnamento, l’approvazione del DDL 538 per collegare il diritto al reddito del richiedente e non del nucleo familiare, la conclusione dell’«indagine conoscitiva» avviata nel 2012 sulle procedure di accertamento delle minorazioni civili da parte dell’INPS e, infine, il ripristino della possibilità di impugnazione del giudizio di primo grado. Mentre si deve fare di tutto per scovare i falsi invalidi la politica non resti sorda verso coloro che invalidi lo sono davvero. Anche questa è una questione di diritti.

Carlo Borghetti, con un intervento in aula, ha sostenuto in Consiglio Regionale l'interramento della Strada Provinciale Rho-Monza, chiedendo una modifica al progetto che prevede la realizzazione di un cavalcavia ad altissimo impatto ambientale all'interno dei nuclei urbani di Baranzate, Novate Milanese, Bollate, Paderno Dugnano. Borghetti ha sottolineato l'importanza dell'infrastruttura dal punto di vista viabilistico e strategico, anche in vista di Expo 2015, ma ha invitato l'assessore Regionale Del Tenno a tenere adeguatamente conto del parere favorevole all'interramento della Rho-Monza espresso dai Comuni coinvolti e dal Consiglio Provinciale di Milano, invitando Regione Lombardia ad approfittare dello stanziamento dal Governo nazionale di oltre 50 milioni di euro nell'ambito del Decreto del Fare per armonizzare il progetto seguendo le linee guida dei territori. La mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale impegna la Giunta a sollecitare i ministeri competenti a individuare soluzioni non impattanti per i territori a coinvolgere gli enti locali, e anche i Consiglieri regionali del territorio, in un tavolo di confronto convocato dalla Regione. Non mancheremo di fare la nostra parte.