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Aiutare i migranti a partire e a restare

Written by Matteo Zuppi.

Per gestire l'arrivo dei migranti la priorità assoluta del governo "non sia la sicurezza interna, che ovviamente non va dimenticata", ma "dobbiamo favorire l'immigrazione legale per contrastare quella illegale. Ecco allora la necessità di stabilizzare i corridoi umanitari, di rivitalizzare il sistema dei flussi regolari di ingresso, con cifre però adeguate che garantiscano di mantenere il livello di produttività necessario". Lo dice in un'intervista a La Stampa il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei e arcivescovo di Bologna. L'Italia "cominci a fare la sua parte, così potrà stimolare l'Europa ad assumersi la propria responsabilità di non lasciarci da soli a gestire un fenomeno dalla portata enorme e drammatica".
Dobbiamo capire "la pressione che costringe gli emigranti a fuggire da guerre, violenze, fame, dalle eredità prossime e lontane di conflitti, che durano per generazioni". Bisogna "aiutare a partire e aiutare a restare" attraverso "una scelta intelligente e permanente di cooperazione e con strumenti strutturali condivisi e solidali". I morti in Calabria "sono nostri, lo abbiamo sentito tutti - osserva -. Mi sorge sempre la solita domanda: quante morti dobbiamo ancora aspettare per prendere le decisioni necessarie?". Non ci si può accontentare "di risposte emergenziali, altrimenti penseremo sempre nella logica dell'invasione e dell'Italia unica ad accogliere. Non è così. Bisogna compiere un esame rigoroso per individuare responsabilità, ostacoli e omissioni per cui nell'ambito migrazioni la politica non trova risposte adeguate". Altrimenti "pronunciamo proclami di propaganda vuoti e inutili, che risultano poi offensivi di fronte ai drammi. Questo vale sia per l'Italia che per l'Europa".
Zuppi ha apprezzato che Sergio Mattarella sia andato a rendere omaggio alle vittime "in visita privata - commenta -. Ha voluto un momento di grande e intima condivisione della sofferenza, senza condizionamenti delle polemiche pubbliche".
Intervista della Stampa.