Il PD resterà unito

Michela Di Biase, pur essendo nel cerchio più stretto dei sostenitori di Elly Schlein nel Pd, respinge, in un'intervista al Corriere della Sera, le voci secondo le quali potrebbe essere lei la capogruppo del Partito alla Camera: "Non scherziamo, sono appena entrata in Parlamento...- dice -. In queste ore si dice e si scrive di tutto. Ma ho lavorato perché Elly fosse segretaria anche perché è una donna libera. E, da donna libera, farà le scelte che le spettano in autonomia. Io sono pronta a lavorare per il Pd come faccio da 16 anni".
La deputata smentisce anche che ci sia la sua regia dietro il sostegno di Area dem, la corrente di cui è leader suo marito Dario Franceschini, alla mozione Schlein: "Un'altra ricostruzione fantasiosa. Che non corrisponde alla personalità di Dario. Non ho portato io lui né lui me - sottolinea - Ci siamo ritrovati entrambi a sostenere un progetto politico che ci ha convinto nell'interesse del Pd". Di Biase si aspettava la vittoria di Schlein "perché sentivo il clima intorno a Elly. Le persone che venivano ad ascoltarla non avevano le solite facce. Esprimevano una voglia di partecipazione di giovani, di donne, che altri non hanno percepito".
Le prime dichiarazioni della segretaria "testimoniano la sua ferma volontà di tenere insieme le diverse anime di un partito che è plurale. Una pluralità che è ricchezza. Si discuterà? Certo. Ma a parte qualche scelta personale, non credo ci saranno fughe". Schlein "imprimerà una svolta. Ma non solo al Pd - conclude - anche all'opposizione a questo governo di destra che più di destra non si può e, alla fine, al Paese".
Intervista del Corriere della Sera.