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Il Pd resterà la nostra casa al di là di chi vince il congresso

Written by Dario Franceschini.

"Mi dà un gran fastidio l'elemento delle correnti. Se si è un piccolo partito identitario costruito attorno al capo del momento si può essere tutti d'accordo, se si ambisce a essere un grande partito e vuoi far convivere le diversità, come fai a non avere dei luoghi in cui si ritrovano le persone che condividono una prospettiva politica? Il Pd è nato da differenze profonde, se vogliamo essere un partito in cui convivano diverse culture politiche bisogna che si riconoscano, che ci siano persone che si raccolgono attorno a sensibilità comuni e insieme arricchiscono il partito. È un elemento di forza non di diversità". Così Dario Franceschini, a Napoli, durante il suo intervento alla presentazione del libro di Goffredo Bettini 'A sinistra. Da capo'.

"Torniamo tutti a dire il Pd è la mia casa, per molti è la casa che abbiamo costruito portando un singolo mattone e resterà la nostra casa al di là di chi vincerà il prossimo congresso". Così Dario Franceschini, a Napoli, durante il suo intervento alla presentazione del libro di Goffredo Bettini 'A sinistra. Da capo'.

"Campo largo? Dobbiamo per forza allargare il campo il più possibile per battere questa destra. Se vogliamo il campo largo, come possiamo conciliare il fatto che quando cerchiamo di tradurre nomi e sigle non va bene nessuno? Non vanno bene Renzi e Calenda perché uno ha tradito, l'altro è strano; non va bene la sinistra perché troppo sinistra; non vanno bene i Cinque stelle perché con loro abbiamo rotto; Moratti perché è troppo di destra. Non va bene niente. Se vogliamo costruire un campo largo dobbiamo accettare le diversità, non possiamo dire 'ci piace il campo largo' ma non va bene nessuno". Lo ha detto Dario Franceschini, a Napoli, durante il suo intervento alla presentazione del libro di Goffredo Bettini 'A sinistra. Da capo'.

"Sabato c'è un appuntamento importante per il Pd, l'assemblea che stabilirà le regole per un percorso di allargamento della fase costituente e per l'elezione del nuovo segretario. C'è una cosa che serve anche fuori dai confini del partito, tornare a sentirsi una comunità, basata su ricchezza e culture diverse, ma smettendola di sentire il ritornello 'se vince quello o quella me ne vado'. Non è così. Nei partiti in cui siamo cresciuti nessuno ha pensato se perdo me ne vado". Così Dario Franceschini, a Napoli, durante il suo intervento alla presentazione del libro di Goffredo Bettini 'A sinistra. Da capo'.