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Prima il profilo della nostra identità

Written by Dario Nardella.

"Dopo il voto il nostro gruppo dirigente si è letteralmente immobilizzato, come rintontito dalla sconfitta elettorale. Se avessimo fatto un calendario con venti appuntamenti in venti città diverse, da nord a sud, il tempo non sarebbe stato percepito come troppo. È l'ennesima occasione mancata. Sembra che stiamo solo aspettando il momento di scegliere il segretario, come un atto liberatorio da una condizione di lutto". Lo afferma, in un'intervista al 'Domani', il sindaco di Firenze Dario Nardella (Pd).
Secondo Nardella il Pd "non deve aspettare, come succede con la mozione M5s, o con la candidatura di Moratti. Ci mettiamo sistematicamente nella posizione subalterna di dover scegliere le cose degli altri. Allora dico: presentiamo una mozione su un piano di lotta alla povertà e di promozione delle politiche attive del lavoro. Riprendiamo l'iniziativa politica, sul lavoro, il cambiamento climatico e le diseguaglianze sociali".
"Per me oggi conta prima di tutto salvare e rilanciare la nostra casa, il Pd. Avverto forte la tentazione di vivere il congresso come una resa dei conti. Poi, quanto a un mio impegno diretto, nelle prossime settimane prenderò una decisione", continua Nardella sulla sua possibile candidatura a segretario dem. E sull'ipotesi di un ticket con Elly Schlein osserva: "L'ho letto sui giornali. La conosco, non da molto. È una cosa molto positiva il fatto che Elly si iscriva e partecipi al congresso. La stimo, come stimo Stefano Bonaccini che è uno dei migliori esempi del buon governo della sinistra nei territori". "A Stefano, a Elly e agli altri dico: impegniamoci tutti a evitare che il congresso si trasformi in un conflitto fra gruppi di potere", continua Nardella sottolineando che "il Pd deve essere un partito davvero aperto. Dopodiché contano le regole che ci diamo".

"Non so cosa Letta deciderà di fare sabato all'assemblea. Io parteciperò ma per me conta un aspetto, non litigare sul tempo che sia troppo o poco, ma impegnarsi perché questo tempo sia speso bene. Ripartiamo dai 5,2 milioni di voti, non sono poco, dobbiamo ampliare il nostro bacino di elettori. Non farei il congresso sulla nostra vicinanza al Terzo Polo o al M5s. Non dobbiamo seguire i consigli di chi pretende di fare il congresso del Pd dall'esterno". Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, in collegamento con 'Omnibus' su La7, a proposito del futuro del Pd.
"Non possiamo dare a qualunque segretario arrivi una delega in bianco sulla definizione dell'identità del Pd - ha aggiunto -. L'identità ce la dobbiamo dare tutti insieme su dei valori comuni e poi ci si confronta anche duramente sulla scelta della leadership. Si affronti la questione del governo con una opposizione forte, si organizzino incontri col mondo giovanile, del lavoro per riflettere sull'identità del Pd". Per Nardella "non possiamo affrontare un congresso così cruciale per l'identità del Pd dividendoci sui soggetti con cui ci dobbiamo alleare. Le alleanze vengono dopo, prima viene il profilo della nostra identità".