A proposito dell'Italicum

"Il Fatto Quotidiano" sostiene che nell'Italicum così come è stato scritto spunterebbero 10 seggi in più. Ma quali 10 seggi in più? Basterebbe leggere i commi per evitare simili castronerie. Il testo dell'Italicum è molto chiaro riguardo l'utilizzazione dei voti espressi nelle circoscrizioni Trentino-Alto Adige/Suedtirol e Valle d'Aosta/Valle'e d'Aoste. Trattandosi di collegi uninominali (otto nella prima circoscrizione, uno nella seconda), vi è un sistema di elezione uninominale maggioritario con una quota proporzionale (tre seggi) in Trentino Alto Adige.
I voti che gli elettori esprimono in queste circoscrizioni servono quindi ad attribuire il seggio della Valle d'Aosta e gli undici seggi del Trentino Alto Adige. Ciò è detto chiaramente dall'art. 83, comma 6, ultimo periodo tali voti, si legge, "non concorrono alla ripartizione dei seggi assegnati nella restante parte del territorio nazionale". Questo significa che solo i seggi di quelle circoscrizioni possono essere attribuiti con quei voti. La regola è ribadita nelle disposizioni dedicate specificamente al Trentino Alto Adige e alla Valle d'Aosta (art. 93 bis, comma 1, quarto periodo e art. 92, comma 1, n. 1bis). "Lo ripeto: a volte basta leggere!
I voti che gli elettori esprimono in queste circoscrizioni servono quindi ad attribuire il seggio della Valle d'Aosta e gli undici seggi del Trentino Alto Adige. Ciò è detto chiaramente dall'art. 83, comma 6, ultimo periodo tali voti, si legge, "non concorrono alla ripartizione dei seggi assegnati nella restante parte del territorio nazionale". Questo significa che solo i seggi di quelle circoscrizioni possono essere attribuiti con quei voti. La regola è ribadita nelle disposizioni dedicate specificamente al Trentino Alto Adige e alla Valle d'Aosta (art. 93 bis, comma 1, quarto periodo e art. 92, comma 1, n. 1bis). "Lo ripeto: a volte basta leggere!
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