Sull'attacco a Tunisi



Patrizia Toia: Colpire con tale ferocia bestiale un Paese come la Tunisia (e innocenti e inermi turisti) vuol dire colpire un'esperienza, faticosa e ancora fragile ma inarrestabile della democrazia. Vuol dire temere che Paesi africani, arabi e, almeno in parte, musulmani, possano scegliere la strada della libertà, del dialogo nella diversità, vuol dire avere paura della crescita delle donne del loro partecipare alla vita pubblica e sociale. Vuol dire tentare di arrestare con la paura la libera evoluzione di un popolo. Ma non vinceranno, questi uomini bestiali non vinceranno, perché il popolo tunisino non si farà ripiegare nel terrore e nella tirannia. Non vinceranno perché l 'Europa non glielo permetterà. In questo momento dobbiamo prendere l'impegno di non lasciare più solo, come abbiamo fatto, chi nel mondo arabo e musulmano sceglie il dialogo, il rispetto delle diversità e la democrazia. Mai più soli e in balia del terrorismo!