Autonomia inutile e dannosa per il Paese

L’ennesimo scontro all’interno del cosiddetto governo del cambiamento, questa volta sull’autonimia è molto probabile che finisca a “ tarallucci e vino politici” come quelli precedenti e quindi, con l’ennesima mediazione politica al ribasso, fortunatamente ininfluente sulla materia.

Piuttosto e nel merito, ho sempre considerato i referendum sull’autonomia in Veneto ed in Lombardia, come assai strumentali e propagandistici, con il rischio concreto, se attuati nella loro pienezza di contenuti, di allargare il solco tra nord e sud del Paese.

Strano modo per affermare:” Prima gli italiani”.

L'Italia, per ragioni storiche, economiche, culturali e sociali, non può avere nelle sue corde istituzionali, un federalismo regionale spinto, bensì un autonomismo municipale di tipo sturziano, regolato dalla presenza di uno Stato centrale potente, efficiente e virtuoso.

Solo così, si potrà unire anche economicamente il Paese!!

Tutto il resto è propaganda che si origina, grazie all’impetuosa onda emotiva e qualunquista deleteria del momento, con Roma ladrona, per passare al secessionismo, al federalismo, al 75% delle risorse da trattenere nei territori, all’autonomia è così via cantando.

Anzi, propagandando, visto che delle proposte di cui sopra, in questi ultimi 2 decenni, nonostante tanto “predicare”, nessuna traccia di attuazione.

Per fortuna dell’Italia, naturalmente!!!!

Effettivamente, ad involontaria insaputa dei proponenti, la loro non attuazione è stato certificare paradossalmente: Prima gli italiani!!!