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Priorità per Milano sono casa e lavoro

Scritto da Corriere della Sera.

Giuseppe Sala
Articolo del Corriere della Sera.

«Mai più una Milano da bere, una Milano dove si contano solo i soldi». Beppe Sala è nel chiostro dell’Incoronata per la prima giornata di Fuoricinema dell’Anteo e risponde alle domande del vicedirettore del Corriere della Sera, Venanzio Postiglione su quell’anomalia che è Milano. «Abbiamo davanti dieci anni di crescita - dice il sindaco -. Sono pronti 12 o 13 miliardi di investimenti nel real estate, ma della crescita senza la solidarietà non me ne frega niente. La politica ha il dovere di indirizzare gli investimenti dove servono: per gli anziani e per i giovani che hanno scelto Milano e fanno fatica perché le case sono troppo care. Cercherò di lavorare perché questi interesse diano una risposta a questi bisogni».
Conclusione: «La Milano da bere non ci piace, ma non ci piace neanche la decrescita felice, per cui si va avanti tenendo alto il nostro sistema di valori, cioè crescendo ma pensando a chi è più in difficoltà. Contare solo i soldi non va bene».
A chi gli chiede se essere la «prima della classe» rischi di rendere Milano antipatica, Sala ha risposto «no, se riusciamo a mantenere il nostro atteggiamento senza protervia e senza volontà di essere i primi della classe. Se non crescessimo sarebbe peggio. Il Paese ha perso tre punti di Pil rispetto alla pre-crisi, Milano ne ha guadagnati sette. Se Milano non ne avesse guadagnati il Paese ne avrebbe persi cinque». Svaria il sindaco. Cita Tognoli e Albertini come «due grandissimi sindaci» anche se adesso «l’orgoglio dei milanesi è più alto di prima». Stadio di San Siro e Olimpiadi. Lunedì a Losanna arriverà il verdetto. «Noi siamo arrivati preparati, la nostra offerta è straordinaria e sono chiari quali possono essere i motivi per cui può vincere Milano o Stoccolma. La Svezia si è candidata otto volte e non ha mai vinto, la mia paura è che prima o poi...». Nella delegazione italiana a Losanna ci sarà il ct dell’Italia campione, Marcello Lippi, che andrà in Svizzera anche nella doppia veste di testimonial dell’eccellenza italiana ma anche di ct della Cina. Il sottosegretario alla presidenza, Giancarlo Giorgetti si dice «moderatamente ottimista», ma fa capire che la caccia dei voti è solo all’inizio: «Con il presidente Malagò ci sentiamo quotidianamente, i numeri sono ballerini e credo che la partita si giocherà nelle ultime due notti». Il discorso Olimpiadi porta con sé i dubbi sul futuro di San Siro dove si dovrebbe svolgere la cerimonia di apertura dei Giochi. Milan e Inter puntano alla realizzazione di un nuovo stadio, il sindaco preferirebbe la riqualificazione del Meazza. Milan e Inter «prima delle vacanze verranno e scopriranno le carte».

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