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Il decreto Sblocca-cantieri non sbloccherà niente

Scritto da Chiara Braga.

Chiara BragaIl decreto Sbloccacantieri non sbloccherà nessuna opera pubblica necessaria al Paese ma al contrario sta già generando un pericolo altissimo di paralisi e di arretramento sul terreno della trasparenza, della concorrenza e della qualità dei lavori. Il ritorno alla regola del massimo ribasso e l'aumento della percentuale del subappalto senza nessun controllo porterà al crollo della qualità nell'esecuzione delle opere pubbliche: l'unico elemento su cui si giudicherà l'offerta sarà di fatto il prezzo più basso, con ricadute negative anche sulle garanzie per la manodopera oltre che sulla qualità dei lavori.  Si è deciso di cancellare l'obiettivo fondamentale dell'accentramento e della qualificazione delle stazioni appaltanti, sottolineato oggi anche dalla Corte dei Conti, abbassando la qualità del progetto e aprendo di nuovo la strada alle varianti in corso d'opera e alla lievitazione dei costi con il ricorso massiccio all'appalto integrato.
Dove è finito il Movimento Cinque Stelle che chiedeva a gran voce trasparenza e legalità negli appalti pubblici? Dovrebbero vergognarsi delle norme sul general contractor, che cancellano l'obbligo di qualificazione, dei requisiti di moralità e dei limiti dei compensi per i direttori lavori e i collaudatori. Il Governo è vittima della sua stessa propaganda: dichiara di voler 'sbloccare' i cantieri ma in realtà con questo provvedimento porterà a un blocco delle procedure, al crollo della legalità e al peggioramento delle condizioni di operatività di amministrazioni, professionisti e imprese serie. 

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