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Riflessioni sull'Europa

Scritto da Patrizia Toia.

Patrizia Toia Scrivo con nel cuore e nella mente le ore di angoscia che ho vissuto la scorsa settimana a Strasburgo, nel cuore dell'Europa, per l'attentato che ha portato alla morte 4 persone, tra cui il giornalista italiano Antonio Megalizzi, un giovane profondamente europeista che aveva fatto del sogno europeo il centro del suo lavoro.
Per Antonio, su proposta della mia collega Silvia costa, lavoreremo per istituire una borsa di studio per giovani giornalisti che raccontino l'Europa ai giovani, proprio come faceva lui.
Sono state ore difficili, in cui il Parlamento ha scelto di andare avanti con i lavori (io dovevo intervenire e sono intervenuta in Aula alle 23 per l'approvazione del nuovo programma di ricerca Horizon Europe).
Ora, con l’occasione del Natale che si avvicina, insieme agli auguri, voglio vincere la tentazione del pessimismo (che purtroppo gli eventi alimentano) e pensare che questo tempo difficile va vissuto anche per costruire il bene comune per il futuro e unire agli auguri qualche breve riflessione sulla vita dell’Europa.
Per me questo orizzonte non può che essere “nell’Europa” e “con l’Europa”.
Oggi il mondo è sempre più instabile e con regimi autoritari, riprendono i conflitti tra le grandi potenze (USA, URSS e Cina) di nuovo imperialiste e aggressive, le guerre proseguono senza sosta come in Siria, le migrazioni sono ormai di massa con interi popoli vittime (come nel caso dei Rohingya), gli eccidi continuano come quelli dei bambini in Bangladesh che muoiono di fame, ma la comunità internazionale sembra impotente.
Allora è chiaro che difronte a tutto ciò solo una Europa unita e forte può sperare di avere una voce autorevole di pacificazione e rispetto dei diritti delle persone.
Se i paesi Europei fossero separati, quale insignificante e inesistente ruolo avrebbero i singoli stati (anche il più forte come la Germania)? Nessuno!
E ancora di più, se si disgregasse l’Europa, ricomincerebbero i contrasti tra gli stati europei, e la storia ci insegna che i nazionalisti alla lunga portano alla guerra!
Purtroppo il disegno di indebolimento dell´Europa che trova sponda nei movimenti nazionalisti e populisti che vagheggiano una mitica e falsa sovranità, è sostenuto dall’esterno, in modo particolare dalla Russia e dagli USA di Trump, che non vogliono un’Europa forte né a livello geopolitico né a quello commerciale.
Questo è il nostro compito: dobbiamo contrastare questa agenda, dobbiamo rafforzare l’Europa, l’unico spazio di garanzia democratica e di unione tra gli Stati. Certo, dobbiamo continuare quell’azione di cambiamento che in questi anni, mi creda, abbiamo portato avanti con tenacia, con il lavoro quotidiano in Parlamento, per rendere l´Europa più vicina alle persone, più sociale, più aperta, più attenta al lavoro e allo sviluppo.
Molte cose utili sono state fatte per i cittadini, ma purtroppo la stampa non ne parla, non c’è un’informazione adeguata e ciò che trova audience è solo la facile e irresponsabile propaganda antieuropea.
Adesso siamo al punto cruciale: le prossime elezioni ci diranno se vogliamo continuare ad essere europei, naturalmente riportando l’Europa “sulla retta via” o se vogliamo indebolirci rendendo inutile l´Unione europea cercando di “ uscirne” (per andare dove?)
Se ci fosse un po’ di buon senso basterebbe guardare le cose che succedono in Gran Bretagna, dove la Brexit sta portando gli inglesi ad un vicolo cieco e farà decadere quel grande paese , per cambiare idea.
Ma, come ho detto, bisogna sperare e guardare avanti: dobbiamo percorrere con convinzione la strada europea, portando lì i nostri valori e i nostri ideali attraverso un lavoro (faticoso) di presenza e di proposte e non ricorrendo alle invettive e alle minacce in piazza o agli insulti che non servono a niente.
Credo nel buonsenso dei nostri concittadini, e mi conforta vedere che sono in molti, dalle forze sociali a quelle economiche a quelle cattoliche, hanno queste consapevolezze e questa lungimiranza, proprio per amore del popolo.
Mi auguro davvero che nasca e cresca una opinione pubblica europea, che faccia sentire una voce forte e l’orgoglio della cittadinanza europea.
Perciò con fiducia rinnovata, con la speranza in un futuro migliore e la voglia di costruirlo insieme, auguri di cuore a voi e alle vostre famiglie un Natale sereno e un anno che possa essere all'altezza anche delle sfide importantissime che ci attendono.

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