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Alcuni interventi all'incontro di Cortona

Scritto da AreaDem.

AreaDemAbbiamo raccolto qui alcune sintesi a cura delle agenzie di stampa degli interventi svolti all'incontro nazionale di AreaDem a Cortona da:
Roberto Rossini (Acli), Paolo Gentiloni, Piero Fassino, David Sassoli, Luigi Zanda, Franco Mirabelli, Roberta Pinotti, Debora Serracchiani, Lorenzo Guerini  (File scaricabile n PDF).

Roberto Rossini, Presidente nazionale delle Acli; Pensioni “al lavoro su quella di inclusione per garantire un minimo vitale”. “Bisogna proseguire sulla strada tracciata dal Reddito di inclusione, all’apparenza una piccola riforma che invece sta aiutando migliaia di famiglie colpite duramente in questi anni di crisi economica e che può innovare in modo profondo il nostro modello di welfare”. Lo ha detto Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli, invitato a Cortona all’incontro di Area Dem.
“Sulle pensioni d’oro certamente va fatta chiarezza – ha aggiunto -, ma oggi la vera necessità è trovare il coraggio di riformare il sistema pensionistico adeguandolo alle sfide contemporanee. Una delle proposte di legge su cui stiamo lavorando – e che presenteremo nel nostro annuale incontro di studi – è per esempio la Pensione di inclusione, che garantirebbe un minimo vitale universale”. Secondo Rossini, però, “contemporaneamente si dovrebbe intervenire sulla frattura generazionale perché servono politiche per i giovani”. “Tra queste è bene intervenire sui Centri per l’impiego connettendoli coi servizi del territorio accreditati per la formazione professionale, con un patto virtuoso tra pubblico e privato”. (Fonte: Agenzia SIR

Paolo Gentiloni Paolo Gentiloni - 31 agosto 2018
Sintesi dell’intervento a cura di Ansa
Gentiloni, il Pd è baluardo a pericoli che Italia corre "A Milano manifestazione 'azzardata', ma c'era marea di gente'
 - "Il Pd è il baluardo di fronte ai pericoli che il nostro Paese corre. A testa alta". Lo ha detto l'ex premier Paolo Gentiloni - ora deputato Pd - all'incontro di AreaDem a Cortona (Arezzo). "Il nostro mondo ci chiede di mettere a fuoco una prospettiva futura, ma anche moltissimo di esserci, di essere presenti. Mi ha colpito quella cosa di Milano (la manifestazione anti Salvini-Orban, ndr), anche un po’ azzardata dal punto vista della buona educazione istituzionale. Una manifestazione contro due esponenti di Governi può sembrare estremista...ma c'era una marea di gente!". Dobbiamo rassicurare gli italiani, che un'opposizione istituzionale, democratica c'è ed è in grado di farsi sentire - ha aggiunto Gentiloni -. Non ci siamo presi un sabbatico di alcuni mesi".
Gentiloni, non mi convince idea cambiare nome a Pd - "Calenda è stato tra i migliori ministri, è uno in gamba, ma non mi convince l'idea di cambiare nome al Pd. Va cambiato il partito, ma non archiviato. E' un problema di marketing? Rifacciamo il simbolo? Non confondiamo l'idea che debba cambiare con l'idea che abbia esaurito la sua funzione dopo 10 anni. Non è così. Teniamocelo stretto, anche guardando alle forze progressiste in Europa". Lo ha detto Paolo Gentiloni a Cortona (Arezzo) all'incontro nazionale di AreaDem, la corrente Pd di Dario Franceschini e Piero Fassino.
Gentiloni, basta rivalsa su elettori, congresso subito. Andava già convocato settimane fa -  "Abbiamo coltivato una sorta di revanscismo contro gli elettori: non ci avete votato e beccatevi Salvini. Questa cosa qui deve finire. Il congresso va fatto al più presto e forse andava convocato già alcune settimane fa durante un'assemblea del Pd. Quando lo dico alle Feste dell'Unità parte l'applauso...". Lo ha detto Paolo Gentiloni a Cortona (Arezzo) per l'incontro di AreaDem. "Litigheremo al congresso? Tanto lo facciamo sempre, ora forse anche sull'ora legale... - ha detto ancora ironico l'ex premier -. I congressi si fanno per questo".
Pd: Gentiloni, obiettivo dare a persone una vita più felice -  Il Pd deve porsi come obiettivo di "dare alle persone una vita migliore e più felice". Lo ha detto Paolo Gentiloni intervenendo a Cortona (Arezzo) al primo dei tre giorni dell'incontro nazionale di AreaDem.

Sintesi dell’intervento a cura di AdnKronos
Pd: Gentiloni, ci siamo e a testa alta, non siamo in sabbatico
- "La nostra discussione non può essere dominata dall'urgenza, ma teniamo presente il fatto che il nostro mondo ci chiede di mettere a fuoco la prospettiva futura ma anche di essere presenti". Lo ha detto Paolo Gentiloni intervenendo all'incontro di AreaDem di Cortona. "Dobbiamo affinare la mira ma anche rassicurare gli italiani che una opposizione c'è, è in campo ed è in grado di resistere e farsi sentire -ha sottolineato l'ex premier-. Se il messaggio fosse, quelli del Pd si sono presi un sabbatico di 5/6 mesi, i nostri concittadini non ne sarebbero rassicurati. Il primo messaggio, quindi, deve essere: il Pd è una risposta e un baluardo di fronte ai pericoli che questo Paese corre. Lo siamo a testa alta".
PD: Gentiloni, cambio nome non mi convince -  "Quando Calenda dice, dobbiamo cambiare nome del Pd, non mi convince. Il Pd, penso, vada cambiato ma non archiviato. Di fronte a una crisi il problema non è di marketing, del simbolo". Lo ha detto Paolo Gentiloni nel corso del suo intervento all'incontro di AreaDem a Cortona.
Governo: Gentiloni, mercati preoccupati, situazione pericolosissima -  "I fondamentali della nostra economia sono immutati rispetto a qualche mese fa. Però ci sono i fattori della reputazione, del merito e del credito e l'Italia si trova in una situazione pericolosissima". Lo ha detto Paolo Gentiloni, nel suo intervento all'incontro di AreaDem di Cortona. "Tutti i mercati internazionali sono preoccupati dalle cose che leggono e dall'incertezza del nostro Paese", ha aggiunto l'ex premier.

Sintesi dell’intervento a cura di AGI
Pd: Gentiloni, ci siamo e a testa alta. Non in sabbatico
-  "Dobbiamo affinare la mira ma anche rassicurare gli italiani che un'opposizione c'è, è in campo ed è in grado di resistere e farsi sentire. Se il messaggio fosse 'quelli del Pd si sono presi un sabbatico di 5/6 mesi', i nostri concittadini non ne sarebbero rassicurati". Lo ha detto Paolo Gentiloni all'incontro di AreaDem a Cortona. "Il primo messaggio quindi - ha aggiunto - deve essere: il Pd è una risposta e un baluardo di fronte ai pericoli che questo paese corre. Lo siamo a testa alta".
Pd: Gentiloni, cambiare nome? Idea Calenda non mi convince - "Calenda è stato certamente uno dei migliori ministri ed è uno in gamba, ma quando dice che dobbiamo cambiare il nome del Pd, questo non mi convince. Il Pd va cambiato, non archiviato. Di fronte a una crisi, il problema non è di marketing, non è il simbolo". Lo ha detto Paolo Gentiloni all'iniziativa di Area Dem a Cortona. Sul congresso del Partito Democratico, l'ex presidente del Consiglio ha sottolineato: "Non abbiamo paura di litigare. Va bene discutere e il congresso serve a incanalare questa discussione e a dare uno sbocco democratico. Certo, mi risparmierei la riedizione di una discussione come quella fatta tanti anni fa sulla Terza via, Tony Blair, l'Ulivo...". E boccia l'ipotesi di tornare a "Ulivo o all'Unione... Anche quella non è più una ricetta. Oggi bisogna fare una cosa più raffinata ma pensare ad un'alleanza per l'alternativa costruendola sul territorio".
Pd: Gentiloni, Mujica? Vita migliore sia nostro cavallo battaglia -  "Ieri alla Festa nazionale dell'Unità a Ravenna, Mujica è stato osannato dal popolo del Pd. Anche se poi è un teorico della decrescita felice che non fa proprio parte del nostro pensiero..., però ha parlato di dignità e in questo termine c'è l'aspirazione a una vita migliore e più felice che dovrebbe essere uno dei grandi cavalli di battaglia del Partito democratico". Lo ha detto Paolo Gentiloni all'iniziativa di AreaDem a Cortona.

Sintesi dell’intervento a cura di Askanews
Gentiloni: congresso subito, ma sbagliato cambiare nome al Pd
- Sarebbe sbagliato cambiare nome al Pd, piuttosto è bene fare il congresso "al più presto", ma evitando di discutere di nuovo su "Terza via" e "Sinistra anni '80". Lo ha detto Paolo Gentiloni parlando al convegno di AreaDem a Cortona. "Quando sento Carlo Calenda dire 'dobbiamo cambiare nome al Pd' a me non convince, sinceramente. Io penso che il Pd vada cambiato, non penso che il Pd vada archiviato. Questo fatto che di fronte a una difficoltà, a una crisi? E' un problema di marketing?". Bisogna convocare subito le assise, "la discussione non può essere rimossa, rinviata, scaricata sugli elettori. Deve confluire in un processo democratico, i partiti esistono per questo e i congressi si fanno per questo. Il congresso del Pd, che avremmo forse dovuto già convocare qualche settimana fa, prima lo convochiamo e meglio è". Di certo, però, "non ci possiamo accapigliare come ci saremmo accapigliati 5 o 10 anni fa: la discussione tra la sinistra di Blair o quella degli anni '80 me la risparmierei. Sono entrambe risposte vecchie e superate, come diceva Andrea Orlando. Il dibattito serve, va incanalato in un congresso, cerchiamo di non farne una riedizione di una discussione interna di anni fa sulla 'Terza via', etc. non ci sono ricette garantite neanche nella stagione pur piena di successi degli anni '90".

Sintesi dell’intervento a cura di La Presse
Pd, Gentiloni: Partito tenda non è la ricetta, neppure l'Ulivo
-  "L'idea a cui sono stato enormemente affezionato del 'partito tenda' forse non è più proponibile. L'Ulivo, poi chiamato Unione, non è neanche quello la ricetta. Ora va fatta una cosa più sofisticata, partendo dal territorio. Pensate che la maggiore opposizione a Trump sono le donne coalizzate negli Usa. Serve un'alleanza per l'alternativa che abbia un campo più vasto. Una delle cose da fare nei prossimi anni è archiviare la disintermediazione". Così l'ex premier Paolo Gentiloni alla tre giorni di AreaDem a Cortona.
Pd, Gentiloni: Mujica? Vita migliore sia nostro cavallo battaglia - "Ieri alla Festa nazionale dell'Unità a Ravenna Mujica è stato osannato dal popolo del Pd - anche se poi è un teorico della decrescita felice che non fa proprio parte del nostro pensiero -. Però ha parlato di dignità e in questo termine c'è l'aspirazione a una vita migliore e più felice che dovrebbe essere uno dei grandi cavalli di battaglia del Partito democratico". Così l'ex premier Paolo Gentiloni alla tre giorni di AreaDem a Cortona.

Sintesi dell’intervento a cura di Dire
PD. Gentiloni a Calenda: cambiare nome? A me non convince
-  "Io non credo e lo dico con la massima considerazione per chi lo pensa diversamente. Calenda è stato certamente uno dei ministri migliori che ha avuto il nostro governo ed è uno in gamba. Quando dice che il Pd deve cambiare nome a me non convince". Lo ha detto l'ex premier Paolo Gentiloni, parlando alla convention di AreaDem a Cortona, in streaming su Facebook. "Penso che il Pd vada cambiato, non archiviato", continua. Affrontare "una crisi" come fosse "un problema di marketing, rifare il simbolo, non lo so", conclude.

Luigi Zanda Luigi Zanda - video - 31 agosto 2018
Pd, Zanda: Segretario preservi unità e garantisca contraddittorio - (LaPresse) - "Serve un punto base da cui partire e questo punto base non può essere il Pd. Serve fare il congresso e serve farlo quanto prima. Serve un congresso vero che affronti la nostra natura e la nostra linea, un congresso che abbia candidati veri. Confronteremo le candidature quando ci saranno, Zingaretti ha già anticipato la sua". Così il senatore Pd Luigi Zanda al convegno di AreaDem a Cortona. "Noi abbiamo bisogno di un segretario che voglia sempre preservare l'unità del partito, che accetti il contraddittorio, che risponda al telefono quando lo cerchi... Io credo anche che serva una classe dirigente nuova. I cerchi magici vanno bene a Salvini e a Di Maio, al Pd fanno solo male". Così l'ex capogruppo dei senatori Pd, Luigi Zanda, parlando alla tre giorni di AreaDem a Cortona del segretario che verrà scelto dopo il congresso. Zanda ha poi sottolineato come "la scissione" tra Pd e LeU "ha danneggiato chi l'ha fatta e chi l'ha subita". "Ha ragione Marina Sereni - ha aggiunto - quando ci spinge a un 'pensiero nuovo', io credo però che servano le basi per andare in mare aperto e navigare in un mare buono". E sul rapporto fra continuità e discontinuità, ha precisato: "Che razza di partito saremmo se non avessimo una continuità? La continuità ce l'abbiamo nella difesa della democrazia, dei diritti e dei doveri, nell'opposizione al sovranismo...". Il parlamentare Dem ha poi espresso stupore per "l'indifferenza con cui anche nel Pd è stata accolta la presenza nel Governo di un ministro per la democrazia diretta". "Lo dico anche agli intellettuali: perché nessuna reazione? La democrazia non è una conquista automatica - ha sottolineato -. Grillo è stato molto schietto: ha detto che avrebbe aperto il Parlamento come una scatola di tonno e lo sta facendo". "Anche per questo - ha concluso Zanda - il futuro del Pd è importante".
Pd: Zanda, serve rifondazione o faremo convegno di reduci (ANSA) - "Serve una rifondazione del Pd, con un congresso vero in tempi brevi, con candidati veri e su piattaforme vere. Altrimenti finiremo a fare un convegno di reduci". Lo ha detto l'ex capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda intervenendo all'incontro nazionale di AreaDem - la corrente di Dario Franceschini e Piero Fassino - al centro convegni Sant'Agostino di Cortona, in provincia di Arezzo. In sala in attesa di intervenire l'ex premier e ora deputato Paolo Gentiloni e il leader della sinistra interna Andrea Orlando, anch'egli eletto alla Camera. Nelle prime file, tra gli altri, Gianni Cuperlo, Roberta Pinotti, Claudio De Vincenti.
 
Piero Fassino Piero Fassino - 1 settembre 2018
Pd: Fassino, fase costituente, o si cambia o si muore (ANSA) "O si cambia o si muore, ci vuole una nuova fase costituente della sinistra e del Pd", ha detto Piero Fassino parlando del partito e del "campo progressista, che è devastato", a Cortona (Arezzo) all'incontro della corrente AreaDem della quale è leader assieme a Dario Franceschini. "Se il Pd vuole esercitare un ruolo deve contribuire a ricostruire il campo progressista e fare da federatore - ha affermato Fassino nel suo intervento -. Ci vuole un salto radicale di qualità. Nel 2001 dopo la sconfitta elettorale dei Ds dissi 'O si cambia o si muore': ora è molto più vero di allora. Ci vuole un rinnovamento radicale di fondo - ha concluso -. Una nuova fase costituente della sinistra e del Pd".
Pd. Fassino: o cambia o muore, ricostruire campo progressista sinistra (DIRE) - "Il ruolo del Pd è quello di essere federatore. Senza il Pd un campo progressista non esiste e non si esaurisce soltanto nel Pd. Ed è il Pd, proprio per la sua forza ancorché minore di ieri, che deve sentire la responsabilità di ricostruire un campo". Lo dice Piero Fassino parlando a Cortona (Arezzo) all'incontro della corrente AreaDem. "Noi siamo di fronte alla necessità di mettere in campo un salto radicale di qualità nell'azione del Partito Democratico- aggiunge- Cito una mia esperienza del passato che è stata condivisa da molti qui. Quando dovremmo uscire dalla sconfitta del 2001, al Congresso di Pesaro dei Ds, noi dicemmo 'O si cambia o si muore'. Oggi quella frase è ancora più attuale del 2001, perché in un contesto molto meno certo e sicuro di quello del 2001". E quindi per Fassino serve, "la capacità di mettere in campo, con coraggio e determinazione, un rinnovamento radicale di fondo, una nuova fase Costituente nella vita democratica della sinistra e del Partito democratico".
Immigrazione: Fassino (Pd), esaltazione di sovranità nazionale in Ue danneggia Italia - (Nova) - Chi lascia sola l'Italia non è Bruxelles ma piuttosto sono Budapest, Varsavia, Praga, Bratislava, Vienna e le altre città dove siedono governi che al Consiglio europeo sui migranti hanno imposto il principio del consenso volontario degli Stati membri. Lo scrive su Facebook il deputato del Partito democratico, Piero Fassino. "Principio, quest'ultimo - continua - che penalizza duramente l'Italia. E' quindi una strana solidarietà quella italiana e i loro amici ungheresi, ad esempio, con interessi totalmente opposti si ritrovano e si apprezzano pubblicamente. L'Italia da tempo insiste perché l'Unione europea imponga ai paesi dell'Europa centrale l'obbligo di aiutare Italia e Grecia con i profughi che arrivano sulle rispettive coste. Quindi la tanto criticata Europa non è il vero ostacolo sul problema dei migranti. La resistenza ad una soluzione condivisa sono alcuni Stati nazionali. Continuare nella contestazione dell'Unione a vantaggio di un'esaltazione della sovranità nazionale non può che - conclude - danneggiare l'Italia".

Franco Mirabelli Franco Mirabelli - testo integrale dell'intervento - video dell'intervento -  1 settembre 2018
Pd: Mirabelli, smettiamo di rivendicare cosa abbiamo fatto (ANSA) - "Stiamo comunicando cose sbagliate, non si fa opposizione dicendo quello che abbiamo fatto noi. E' una strada difensiva e autoreferenziale, rischiamo di continuare a dire che si sono sbagliati gli elettori". Lo ha detto il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo Pd a Palazzo Madama, all'incontro della corrente AreaDem a Cortona (Arezzo). "L'opposizione deve essere sul futuro, sulle prospettive del Paese - ha aggiunto -. Guardate invece domani i social e quanti di noi che affrontano le questioni dicendo quello che abbiamo fatto noi". "Prendiamo l'esempio di Genova - ha affermato ancora Mirabelli - Loro (il governo, M5S e Lega, ndr) hanno trovato il nemico, ma dicendo che stavano dalla parte delle vittime, indicando i colpevoli. Noi abbiamo parlato nelle prime ore - non Martina, non Pinotti, non il partito di Genova -, abbiamo parlato delle convenzioni con Autostrade, delle colpe del governo, abbiamo detto che non si era fatta la Gronda, dando l'impressione di non occuparci delle vittime. Dobbiamo sempre stare dalla parte delle vittime, come si sta facendo in questi giorni".
Pd: Mirabelli, stop autosufficienza. Sia a disposizione Paese (AGI) - "Abbiamo iniziato a discutere di alleanze e di come si organizza il campo dei progressisti. In questo penso che l'esperienza di Milano sia un'esperienza cui guardare". Lo ha affermato il senatore Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo Pd al Senato, all'incontro nazionale di AreaDem in corso a Cortona. "E' passata positivamente agli onori della cronaca la manifestazione svolta in occasione dell'incontro tra Orban e Salvini. Qualche mese prima al Parco Sempione 10mila persone si erano ritrovate ad un grande pranzo per l'integrazione. Mi chiedo perché questo non succeda da altre parti. Penso che questa sia la strada che dobbiamo seguire". Mirabelli ha poi ricordato che "a Milano, in questi anni, con queste giunte e con il lavoro che ha fatto il Pd, siamo riusciti a fare vivere in maniera continuativa un rapporto con tanti mondi (ricerca, volontariato, associazionismo cattolico) e il rapporto è stato fecondo perché abbiamo garantito un protagonismo di tutti. - ha proseguito Mirabelli - Nessuno si è arrogato il compito di rappresentare altro ma insieme abbiamo costruito un percorso lungo che ha portato a questi appuntamenti, che il Pd ha saputo accompagnare, ascoltando". E, a tal proposito, l'esponente dem ricorda "l'episodio della nave Diciotti. Sono stati giorni difficili. - ha affermato Mirabelli - Abbiamo visto tutti che c'era un Paese che non reagiva di fronte a un atto vergognoso e indecente come quello di bloccare le persone su una della Guardia Costiera italiana, che aveva rispettato tutte le regole, per imporre chissà cosa all'Europa. Dopo quei giorni, vedere che migliaia di persone diversissime tra loro hanno riempito una piazza a Milano non ha risolto il problema ma è stato il segno di una reazione. Di fronte a questo c'è stata una discussione in qualcuno di noi ha cominciato a dire che la manifestazione doveva essere più sull'Europa e meno sull'immigrazione e sono cominciati i distinguo. Quando parliamo di unità, guardiamo anche a queste discussioni. Quando ci sono cose positive credo che dobbiamo apprezzarle e non possiamo pensare di costruire il futuro del centrosinistra spiegando agli altri cosa devono fare". "Noi dobbiamo metterci a disposizione, ascoltare, costruire con chi condivide con noi ideali, valori e voglia di costruire una comunità. - ha concluso il senatore Pd - Dobbiamo smetterla di pensare di essere autosufficienti ma metterci a disposizione di questo Paese".

David Sassoli David Sassoli - video dell'intervento -  1 settembre 2018
Pd. Sassoli: subito congresso per costruire l'alternativa democratica (DIRE) - "Abbiamo capito la lezione del 4 marzo: ripartire da equità e crescita, dalle persone più fragili e dalle comunità più insicure, dalla politica e non dalla vanità". Lo ha detto David Sassoli, al termine del convegno di AreaDem dove oggi hanno concluso i lavori Nicola Zingaretti e Dario Franceschini. "A Cortona è iniziata la stagione del congresso per rifondare il Pd e ricostruire un campo progressista in grado di dare vita ad un'alternativa democratica", chiude.
PD: Sassoli, subito congresso per costruire alternativa - (AdnKronos) - ''Abbiamo capito la lezione del 4 marzo: ripartire da equità e crescita, dalle persone più fragili e dalle comunità più insicure, dalla politica e non dalla vanità. A Cortona è iniziata la stagione del congresso per rifondare il Pd e ricostruire un campo progressista in grado di dare vita ad un'alternativa democratica''. Lo ha detto David Sassoli, al termine del convegno di AreaDem dove oggi hanno concluso i lavori Nicola Zingaretti e Dario Franceschini.
Pd, Sassoli: Subito congresso per alternativa democratica - (LaPresse) - “Abbiamo capito la lezione del 4 marzo: ripartire da equità e crescita, dalle persone più fragili e dalle comunità più insicure, dalla politica e non dalla vanità”. Lo ha detto David Sassoli, al termine del convegno di AreaDem dove oggi hanno concluso i lavori Nicola Zingaretti e Dario Franceschini. “A Cortona è iniziata la stagione del congresso per rifondare il Pd e ricostruire un campo progressista in grado di dare vita ad un’alternativa democratica”.

Debora Serracchini Debora Serracchini - 1 settembre 2018
Pd: Serracchiani 'circoli negano iscrizioni, inaccettabile' (ANSA) - "Ci sono circoli del Pd che negano la tessera a chi va a iscriversi perché non lo conoscono, non sanno chi è. In realtà perché non fa parte di una filiera riconoscibile. E' inaccettabile". E' la denuncia di Debora Serracchiani, deputata del Pd ed ex presidente del Friuli Venezia Giulia, nel suo intervento all'incontro di AreaDem a Cortona (Arezzo). "Il nome non è la cosa da cui partire - ha detto parlando dell'ipotesi avanzata da Nicola Zingaretti per il futuro del Pd -. Stiamo affrontando una crisi esistenziale, non una sconfitta elettorale".

Roberta Pinotti Roberta Pinotti - 2 settembre 2018
Pd: Pinotti, basta 'muscoli'. Vorrei leader gentile - (AGI) - "Un leader che sa dialogare, ascoltare e capire, che non sia solipsista. Vorrei un leader gentile, perché di leader muscolari l'offerta politica italiana ne ha anche troppi". Lo ha detto Roberta Pinotti alla convention di Area Dem a Cortona.
Video prima parte - Video seconda parte - Video terza parte.
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