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L'innovazione alla Bovisa

Scritto da Antonio Valenti.

Antonio Valenti
Articolo di Antonio Valenti pubblicato su Cooperazione e Solidarietà.

A pochi mesi dalla perdita di avere la sede dell’Agenzia europea del farmaco Milano mette a segno un colpo che se non equivale alla perdita certo ci si avvicina. Dopo mesi di trattative e incontri, l’università Tsinghua di Pechino ha infatti annunciato di aver rilevato «uno spazio di 23 mila metri quadrati alla Bovisa», a pochi passi da via Castellamare, dove sorgono le residenze Tiziana, per installarvi la sede del proprio hub europeo per la ricerca e l’innovazione. L’università cinese si servirà di TusStar, il più grande incubatore di imprese al mondo, che garantirà il trasferimento nel mercato mondiale delle startup innovative realizzate dai due atenei, anche grazie alla raccolta dei finanziamenti degli investitori cinesi a sostegno dei nuovi progetti.
TusStar ha sedi sparse in tutto il mondo: in Cina (oltre 100 poli), Brasile, Canada, Usa, Malesia, Svizzera, Australia ed Egitto. Può incubare oltre 5mila aziende, raggiungendo un fatturato complessivo di 8 miliardi e un utile di oltre 1,5 miliardi.
Obiettivo di TusStar è creare a fianco del Campus Bovisa del Politecnico una piattaforma che attragga investimenti cinesi, che favorisca trasferimenti fra le due accademie, che possa creare start up e che sia un riferimento per l’intero mercato europeo.
Ci saranno quindi laboratori di ricerca, sedi di start up, incubatore di aziende italo-cinesi, corsi di formazione post laurea.
Nell’ambito della formazione c’è in preventivo l’avvio di master specifici, presso il Mip, graduate school of business del Politecnico di Milano. Non solo. Tra i progetti c’è anche il lancio di una base innovativa, sempre connessa all’ateneo cinese, rivolta al design e alla progettazione. Questo consentirà a studenti e professionisti di entrambe le università di confrontarsi tra loro e incontrare potenziali partner di ricerca e affari, nonché al PoliHub di Milano di crescere come incubatore di imprese. “Una crescita che si alimenta anche grazie a questo accordo – dichiara Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano.
– Qui arriveranno manager di aziende cinesi per fare formazione, ma anche start-up e aziende innovative. Credo che per il Politecnico e per Milano si tratti davvero di una grande opportunità. Noi siamo giustamente fieri del nostro incubatore, lo abbiamo visto crescere e affermarsi. Quando però vai in Cina e vedi le dimensioni di TusStar, i loro spazi, la quantità di persone e gli investimenti, capisci che si tratta di un altro mondo.
«Si procede sul modello del distretto - spiega il presidente della Fondazione Politecnico di Milano Gianantonio Magnani - aggiungendo nuovi soggetti in grado di portare contributi per innovare. Noi stessi come Polihub puntiamo a crescere, e in zona per fortuna ci sono ancora spazi disponibili per farlo». Per il quartiere, che ha visto negli anni l’apertura di nuovi spazi del Politecnico, così come dell’incubatore Polihub, si tratta di una sorta di “consacrazione”? Definitiva, una transizione finalmente compiuta dalla manifattura tradizionale all’economia della conoscenza, candidando il Campus Bovisa del Politecnico di Milano a diventare uno dei più importanti cluster d’innovazione d’Europa.
Per Delta Ecopolis, è un’occasione per cimentarsi con quelle che sono le nuove tipologie dell’abitare. Infatti “residenza Tiziana”, a pochi passi da quello che sarà il nuovo polo tecnologico, con parte degli appartamenti ancora da assegnare, si candida alla partecipazione di bandi di affitto temporanei per personale docente universitario, proveniente da tutto il mondo.
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