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Non andrò a votare al Referendum

Scritto da Ezio Casati.

Ezio CasatiA proposito del referendum del 22 ottobre di Lombardia e Veneto, molti mi chiedono cosa farò.
Lo rendo pubblico:
Non andrò a votare, non l'ho mai fatto ma questa volta vorrei che il non voto spiegasse al Presidente Maroni che non si spendono più di 50 milioni di euro pubblici per farsi campagna elettorale, è vero che la Lega è abituata a spendere i soldi pubblici per scopi privati e personali, ma se lo faccia senza il mio voto.
Però ci sono ulteriori motivazioni molto più pragmatiche:
In primo luogo quello che Maroni chiede lo prevede l'art 116 della nostra Costituzione e si poteva attivare con una semplice deliberazione del Consiglio Regionale per chiedere l'apertura di un tavolo con il Governo. Lo ha appena fatto il Presidente Bonaccini della Regione Emilia Romagna con risultati che stanno producendo un esito molto positivo.
Lo aveva fatto dieci anni fa l'allora governatore Formigoni, poi cadde il Governo Prodi e il successivo Governo Berlusconi con Ministro degli interni Maroni non fece nulla per attuarlo.
Caro Maroni se i 50 milioni li spendevi per mantenere le tue promesse elettorali di cinque anni fa tipo, eliminare o ridurre i ticket sanitari o l'odiato "bollo auto" magari ti avremmo tutti ringraziato. Così no!!! Nemmeno la balla che diminuiranno le tasse o che rimarranno 30/50 miliardi in più alla Lombardia, solo propaganda.
Consiglio di concentrarsi maggiormente su come si spendono i soldi senza controllo per esempio nella sanità lombarda da dentopoli alle liste d'attesa infinite, dal fondo per la disabilità alle politiche attive per il lavoro, dal sostegno alle piccole imprese a quello per il commercio di vicinato.
Tu invece hai scelto un referendum senza quorum (in Veneto c'è) per pura campagna elettorale.
Io sono un federalista ma serio e non ideologico.
I lombardi dopo il 22 Ottobre avranno una certezza 50 milioni di euro in meno.
Scusate se è poco.

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