Stampa

Ricercare le ragioni della politica

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele FianoMi viene in mente quell'unica volta in cui mio padre fece cenno ad una sua simil attività politica. Doveva essere il 1° Maggio del 1946 a Prato dove papà riprendeva a vivere grazie al lavoro in una tintoria industriale nel quale lo avevano accolto gli unici cugini rimasti. Li salito in piedi su una cassetta papà mi raccontò che comiziò improvvisando di fronte agli operai, forte solo, e certo non era poco, della sua personale vittoria per la libertà.
Papà non era politico, anzi. Sentiva ripulsa verso la battaglia di potere, di qualsiasi tipo, ma quel giorno la sua storia aveva coinciso con la necessità di trasmettere in quella data uno sprone a non mollare mai sui principi assoluti. Fu un episodio unico a suo dire.
A me è sempre rimasto dentro.
Ho sempre ripensato, a questo padre apolitico, magro come un chiodo, marchiato da schiavo, ferito nelle gambe, che sposta una cassetta di qualcosa e in un'Italia ancora in ginocchio collega la sua storia a quella della lotta per i diritti dei lavoratori.
Mi manca in questi giorni il conforto di papà che ancora c'è ma non per capire, mi manca di non potergli dire che io ci credo ancora, che quella sua cassettina spostata per comiziare un anno dopo l'inferno mi è di grande insegnamento, che a volte è difficile aver sempre la risposta pronta, che delle volte mi sbaglio, che rimarrò sempre integro, che credo ancora nel progetto di Matteo Renzi che a lui è sempre piaciuto tanto.
Lo penso che vorrei un padre o un grande saggio a cui chiedere consiglio, quando la battaglia si fa dura; ma la verità è che siamo noi ormai in politica i padri di noi stessi, siamo noi direttamente ad avere colpe e meriti, senza più scuse.
Pensare al paese, a partire dalle cose più semplici, dai più bisognosi, essere puliti fino al midollo, essere sobri, essere trasparenti, inclusivi. Pensare al futuro come obiettivo e al presente di milioni di persone come ossessione.
Ho scelto di fare politica attiva con tangentopoli, ho letto troppi libri sulla crisi dell'Italia degli anni 20' e della Repubblica di Weimar per non sapere come rapidamente possono andare in crisi le società quando la furia iconoclasta sceglie di distruggere invece che di costruire.
Vivere l'etica come principio e la politica come passione deve essere il nostro testamento. Io non ho dubbi, si va avanti. Io sto con Matteo Renzi.

Per seguire l'attività di Emanuele Fiano: sito web - pagina facebook

Pin It